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I romanzi

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Niente esiste che non valga la pena di essere raccontato
e niente che non venga raccontato è mai esistito davvero.
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Balarm   ​

​Voci da una città in ostaggio

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Una città splendida e impenetrabile, metafora di un sud in bilico tra luce ed ombra. Un ragazzino, Toni, cresciuto per i vicoli del centro storico, smarrito in un’infanzia di abbandoni e pericoli. Ma per le strade di Balarm, intrappolata nel mito di un Imperatore scomparso da secoli, Toni scopre dei varchi che gli permettono di rifugiarsi altrove, dentro frammenti di una storia in cui “Balarm si sarebbe mostrata così come la si voleva, o come ne avesse avuto voglia lei, che era menefreghista e lunatica.”   

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E di Balarm, Toni riesce a sentire la voce. È la voce di tutti e di nessuno, di immigrati clandestini, poeti e negozianti, disoccupati e ragazzi di strada. Sono i racconti della anziana zia Nina, i deliri dell’alcolizzato Sebastiano, i sogni del rifugiato Claude, le utopie del Professore che tenta di riscattare un quartiere disastrato dove si lotta per l’acqua corrente e l’assegnazione degli alloggi popolari. Mentre vivere si fa sempre più difficile e il Presidente e il Sindaco si contendono il governo della città, Toni cerca di cavarsela rivendendo oggetti vecchi e portando con sé le storie di chi glieli regala, destinate a incontrarsi tutte per un’ultima volta.

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Sette edizioni​

Germana Fabiano, autrice palermitana dalla prosa elegante e matura, scrive del Medioevo ma parla dell'oggi, dell'eterno conflitto fra essere e dover essere, di quella banalità del male sopravvissuta, ci piaccia o no, alla modernità.​

                                                                                                                                                                    D di Repubblica

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In nome di Dio e per mano del diavolo​

​​Vita del boia Laurent Deville esecutore delle alte e basse opere a Saint-Germain sulla Somme dal 1497 al 1504

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Il suo mestiere è uccidere, la sua vocazione è guarire, e dell’uno e dell’altra Laurent Deville fa un’arte, unico investito del potere di dare la morte e di quello di lenire il dolore. Tenuto lontano da tutti e disprezzato come intoccabile, Laurent è diviso tra l’accettazione della propria sorte e il desiderio di sfuggirle, in una lotta tormentosa che ha come sfondo la fisicità, l’emotività e le credenze del tardo Medio Evo. Strumento di una folla che esulta davanti allo spettacolo della morte e brama la vita con tremenda intensità, il boia è lo specchio delle pulsioni più orrende del cuore degli uomini. È colui che nessuno vuole accanto a sé, e di cui nessuno vuole fare a meno.

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